Un forte sole tardo estivo scaldava la città e l'ha scottata per tutto il weekend, tingendo di blu il cielo, per intonarlo con il colore del festival .Il blu, appunto.
Non ero molto documentato sulle presenza e sui nomi che avrebbero dominato i palcoscenici, ma appena ho recuperato un programma ed una cartina, ho scoperto che ero in tempo per andare ad ascoltare Niccolò Ammaniti (Leggi articolo.... ). Piazza Castello era strapiena e lui ha saputo intrattenere il pubblico parlando di sè e dei suoi libri, aiutato da Marino Sinibaldi.
E. se.....? Questa sarebbe la domanda che sta dietro molte storie che crea la sua immaginazione.
E se succedesse che...
'Da bambino, mentre stavo steso in stanza a fare niente, guardavo le crepe sui muri, i vetri sporchi, e immaginavo, nel caldo di estati interminabili, che cosa sarebbe successo se fossi andato in cucina dai miei e loro non mi avrebbero riconosciuto' dice lo scrittore.
Inoltre ha raccontato episodi di vita personale che hanno ispirato i suoi primi racconti e aneddoti
divertenti, prima di citare il caso Mondadori, evitando di sputare sul piatto in cui mangia, visto che con lui lavorano persone con cui si trova bene e sono le persone che fanno la casa editrice. Fino a quando sarà libero di esprimere il suo pensiero non se ne andrà.
Interessanti anche gli eventi che ho ascoltato di striscio, come quello di Charles Aznavour e quello di Mauro Pirani, introdotto da Corrado Augias. i brani del libro presentato, 'Poteva andare peggio' (Mondadori, 430 pagg) letti da Neri Marcorè,
Coda di un'ora e mezza e qualche centinaio di metri per un posto davanti al palco dello stesso Augias, che presentava il libro 'I segreti del Vticano' (Mondadori, 385 pagg).
'L'anima del vaticano è una corda a due capi. Da una parte quello religioso, temporale. Dall'altro quello politico, secolare. Quale prevale?'
E' questa la domanda che lo scrittore, giornalista e conduttore televisivo, pone al pubblico e nel libro stesso. Lui non ha dubbi, nella storia di quindici secoli dello stato più piccolo e potente del mondo, prevale il peso politico.
Dopo aver portato una serie di esempi di casi irrisolti, da Francesco d'Assisi, quasi all'indice per le sue idee rivoluzionrie, le deportazioni naziste, Pio XII e le sue 'buone' azioni', lo Ior, la banca vaticana degli anni '60, impegnata a dirottare all'estero i pacchetti azionari che di lì a poco sarebbero stati tassati dal governo italiano, la scomparsa di Manuela Orlandi, il triplice omicidio delle guardie svizzere. intrecci fangosi, dai quali emerge un'Italia terribile.
Se i metti a fare politica, infatti, c'è un solo testo che fissa le regole: Il Principe.
Conclude citando le parole di Carlo Maria Martini proprio quando le campane rintoccano le ore :
'Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e
umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo. Sognavo che la diffidenza venisse estirpata. Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, soprattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane.
Oggi non ho più di questi sogni".
Tra le battute irriverenti sul governo, le inevitabili domande sul caso Mondadori, la delegittimazione della Chiesa, del Vaticano e del Papa, messa in atto da più parti, emerge una profonda disillusione per ogni istituzione.
Ma la letteratura e la lettura hanno ancora il potere di far sognare, elevandosi ai primi posti dei piaceri dell'uomo. Secondo solo al sesso, a detta di molti.
Condivide Sandro Veronesi, sul palco del teatro Bibiena per una chiacchierata informale sponsorizzata da Eni.
Leggere è l'unico modo che ci è rimasto per sognare senza guardare, senza vedere, per usare gli altri sensi e quindi coinvolgere tutto il corpo.
Questo evento gratuito, ha richiamato moltissima gente, come quello in tarda serata del venerdi, dove il protagonista era Michele Serra.
Tra una conferenza e l'altra, tra un nome di grido e un libro da sfogliare tra le bancarelle e i tendoni, facevo base al La stilografica, negozio centralissimo di penne e altri articoli da regalo, ubicato in pieno centro, gestito dal mio caro amico Michele, che mi ha ospitato nella sua splendida città.
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