Italia - Paraguay
0 - 1 alla fine del primo tempo.
Sto guardando la partita disteso sul divano del salotto.
Onestamente non mi interessano molto questi undici giocatori che rincorrono una palla.
Li guardo solo memore della coppa che ho visto sollevare dalle loro braccia quattro anni fa.
Ma non mi intessa questa Italia.
Non quest'anno, che il Paese di cui porta il nome sta attraversando un momento così buio, in direzione di un silenzio sempre più stridente, trasformato in arma contro la libertà da qualcosa che chiamano legge.
Posso essere così ipocrita da dimenticarmi che siamo una nazione perchè vedo un bel gioco?
Per cosa giocano?
Per noi? che dovremmo sognare , incitare il nostro orgoglio?
Per cosa?
Onestamente, non mi interessa.
Cambio canale durante l'intervallo tra il primo e il secondo tempo e scopro che su canale 5 c'è un film.
Lo riconosco subito, l'ho già visto
E' NON TI MUOVERE, di Sergio Catellito.
Mi dimentico subito dell'Italia del Mondiale e piano piano mi innamoro di un'altra Italia.
Una donna di periferia, abusata dal padre quando era bambina. Una donna scialba, di umili origini, sempre vissuta ai margini.
Anche quando trova l'amore è vittima.
Così che nel film si mescolano amore, fede, fiducia, tristezza.
Sangue e Carne. Sesso.
E' un film carnale ed umano, al contempo intoccabile e irraggiungibile.
Nelle sue atmosfere felliniane e con i personaggi che lo animano è lirico, drammatico, realistico e poetico, intreccio di elementi reali e surreali, personali e sociali.
Intenso, passionale
Rosso.
Meglio questa Italia. E' più reale anche nella finzione di ui è fatta.
E' una sola ma si fa amare.
Muore.
Anche se 'non so dove vanno quelli che muoiono, so dove restano'.
....
Meglio questa Italia.
Che se mi devo dimenticare dei sogni che non posso sognare lo faccio con chi si merita di portarne il nome.
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