"Scrivo che la leggerezza è una sensazione rara quanto la felicità"
E' una frase o se si vuole un verso che ho scritto qualche anno fa.
Allora ero leggero.
In questa stanza piena di gas di cui raccontavo qualche tempo fa l'aria che si respira appesantisce.
L'aria di montagna, così rarefatta, trasmette leggerezza.
Quella nera di una stanza fumosa, quella di un incrocio in città, si sparge sulla pelle e sulle pareti interne di noi, schermando la penetrazione delle emozioni e il respiro stesso.
Questa ariosa metafora è quella che meglio descrive la mia condizione e al contempo individua una maniera per alleggerirsi.
Respirare.
Accogliere gli eventi con distacco, come se non ci appartenessero.
Farsi attraversare dalla cattiveria, dall'egoismo.
Mantenere la convinzione che tutto è di adesso, di qui.
Ogni cosa che accade è una prova per noi.
Ogni evento e situazione può apparirci bello, brutto, inutile, impossibile...
eppure tutto passa.
Tutto cambia e scorre.
Quello che resta è quello che ne abbiamo fatto di noi in conseguenza dei come si pone la vita.
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