VIAGGI, PENSIERI, EMOZIONI
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Sunday, February 22, 2009

Changing Latitudes, Changing attitudes


from RvHeraclitus BlogSpot

On the 18th of Feburary 2009 the RV Heraclitus arrived in Paraty, Brasil; her searching eyes brightening while scanning the new verdant continent swallowing the horizon as she approached. She was as happy as the crew after a two month and 4000 nautical mile journey across the South Atlantic. After spending eight months in dry dock the crew and the ship devoured the open sea with her ever changing faces and moods. The journey up the West Coast of Africa was fairly calm, which gave the time to train the new crew who had never sailed before crossing this Ocean.

Winds certainly picked up in the latter half of the voyage, also when we approached a kind of aqueous Dante's Inferno; Rio De Janiro's off shore oil rigs flaming in the misty night. Whales and Dolphins were spotted, the odd visiting bird, yet surprisingly few ships. All the new crew learned the ropes really quickly and everyone contributed to our cultural and educational evenings on board. Portuguese lessons were happening daily and the odd Tango appeared spontaneously as excitement rose closer to approach.

Every crew member is ecstatic that the ship performed so well, that their hands working together with others, made for a creation that carried them safely over a vast distance; and will give the same peace of mind and opportunity to those that join later, for years to come.
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More pictures on my FOTOALBUM

Thursday, February 19, 2009

Terraaaaaaaaaa!

Eddie aveva finito il suo turno di guardia, avrebbe potuto ritirarsi nella sua cuccetta per cercare di dormire quanto piu´possibile nelle otto ore prima del turno successivo.
Le 8 campane erano state suonate da un po´e un nuovo rintocco precisava la prima mez´ora della gaurdia del mattino, dalle 4 alle 8.
Ma voleva essere lui a vederla per primo.
Si e´seduto a prua, con le gambe a penzoloni e gli occhi infilati nei binocoli.
Scrutava quell´orizzonte buio cercando nella notte un bagliore lontano, il profilo di una montagna.
Di tanto in tanto tergiversava su qualche stella, oppure alzava lo sguardo in cerca di quelle comete che gia´ha visto 7 volte. Ci tiene a ribadirlo. 7 volte in 7 mari diversi.
Voleva essere lui a urlare
Land Ho! (terra!)
Ai due rintocchi, ovvero poco dopo le 5 del mattino oltre il vento che suffiava da nord e´arrivato il suo grido.
Terraaaaaaaaaaaaa!
Era l´America. Era il Brasile;
Era l´altra sponda di un oceano di 4025 miglia.
Era il cinquantanovesimo giorno di blu.
Dopo aver ricostruito un relitto che si chiama Heraclitus, dopo il SudAfrica, dopo l´Africa
il 18 febbraio 2009 sono arrivato.
Con il corpo.
Ho piantato la mia bandiera. Sventola con i colori della mia vittoria.
Il cuore, il pensiero, galleggiano ancora da qualche parte. E con loro l´incertezza di voler provare a sapere chi sono.
Non e´facile dare parole a un viaggio che ne ha volute troppe.
Inserite nelle pieghe delle onde.
Usate in interminabili dialoghi col vento.
Infilate in bottiglie di vetro abbandonate alla deriva.
Per farle arrivare, chissa´,....
Da qualche parte.
O destinate ad affondare negli abissi.
Ora non ne ho molte.
Ora sono un marinaio in un nuovo porto da scoprire.
Da ballare in tempo di Carnevale.
Dopo la festa provero´a raccogliere qualche pagina di me per ricmporre un diario di bordo.
E regalarlo a chi vuole provare ad assaporare l´ebbrezza di un respiro di balena entrato dal boccaporto, di delfini che saltano in una lastra di mare d´argento. Silenzioso. Non voleva sciogliere quell´alba rosa sopra una baia che la notte aveva riempito di musica.
Dolce e Spietata.

Nei prossimi giorni comunichero´il mio numero Basiliano e pubblichero´qualche foto di quasta incredibile traversata Atlantica.
Nei 60 giorni di viaggio ho ricvuto piu´un centinaio di email.
Avro´tempo e modo di rispondere, tra un turno di guardia e l´altro (anche a terra si continua), tra le prove per lo spettacolo teatrale e i festeggiamenti carnevaleschi.
Grazie per la pazienza.
Dario