Eddie aveva finito il suo turno di guardia, avrebbe potuto ritirarsi nella sua cuccetta per cercare di dormire quanto piu´possibile nelle otto ore prima del turno successivo.
Le 8 campane erano state suonate da un po´e un nuovo rintocco precisava la prima mez´ora della gaurdia del mattino, dalle 4 alle 8.
Ma voleva essere lui a vederla per primo.
Si e´seduto a prua, con le gambe a penzoloni e gli occhi infilati nei binocoli.
Scrutava quell´orizzonte buio cercando nella notte un bagliore lontano, il profilo di una montagna.
Di tanto in tanto tergiversava su qualche stella, oppure alzava lo sguardo in cerca di quelle comete che gia´ha visto 7 volte. Ci tiene a ribadirlo. 7 volte in 7 mari diversi.
Voleva essere lui a urlare
Land Ho! (terra!)
Ai due rintocchi, ovvero poco dopo le 5 del mattino oltre il vento che suffiava da nord e´arrivato il suo grido.
Terraaaaaaaaaaaaa!
Era l´America. Era il Brasile;
Era l´altra sponda di un oceano di 4025 miglia.
Era il cinquantanovesimo giorno di blu.
Dopo aver ricostruito un relitto che si chiama Heraclitus, dopo il SudAfrica, dopo l´Africa
il 18 febbraio 2009 sono arrivato.
Con il corpo.
Ho piantato la mia bandiera. Sventola con i colori della mia vittoria.
Il cuore, il pensiero, galleggiano ancora da qualche parte. E con loro l´incertezza di voler provare a sapere chi sono.
Non e´facile dare parole a un viaggio che ne ha volute troppe.
Inserite nelle pieghe delle onde.
Usate in interminabili dialoghi col vento.
Infilate in bottiglie di vetro abbandonate alla deriva.
Per farle arrivare, chissa´,....
Da qualche parte.
O destinate ad affondare negli abissi.
Ora non ne ho molte.
Ora sono un marinaio in un nuovo porto da scoprire.
Da ballare in tempo di Carnevale.
Dopo la festa provero´a raccogliere qualche pagina di me per ricmporre un diario di bordo.
E regalarlo a chi vuole provare ad assaporare l´ebbrezza di un respiro di balena entrato dal boccaporto, di delfini che saltano in una lastra di mare d´argento. Silenzioso. Non voleva sciogliere quell´alba rosa sopra una baia che la notte aveva riempito di musica.
Dolce e Spietata.
Nei prossimi giorni comunichero´il mio numero Basiliano e pubblichero´qualche foto di quasta incredibile traversata Atlantica.
Nei 60 giorni di viaggio ho ricvuto piu´un centinaio di email.
Avro´tempo e modo di rispondere, tra un turno di guardia e l´altro (anche a terra si continua), tra le prove per lo spettacolo teatrale e i festeggiamenti carnevaleschi.
Grazie per la pazienza.
Dario
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