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Thursday, November 4, 2010

Sotto la polvere



Cos'era quel granello. E quell'altro?
Cos'erano tutti questi granelli prima di essere polvere?
Erano la stessa cosa? Come ci sono finiti insieme?
Quale pelle, quale legno, quale fuoco l'ha bruciato, per essere cenere.
Quale suola, quale pietra, quale pane.
Magari un insetto, un pezzo di sale.
Cosa dentro di me, è diventato energia, per trasformare il mio sangue nella mia mano, per staccare polvere da una carezza.
E posarsi qui, in casa mia. Nella mia stanza. Per ritrovarla, intatta.
Depositata sotto altri minuscoli granelli che erano qualcosa che non so.
Niente di mio.
Non c'ero.
Ed è, ancora una carezza, che se la riprende.
Una carezza che spazza un velo morbido, per liberare dal tempo una foto, una lettera, un pacchetto di sigarette.
Fumavo.
Su ognuna delle sigarette c'è scritta una parola.
Le devo comporre insieme, per formare una frase di senso compiuto.
20 sigarette. 20 parole.
Incluso il nome.
Sono scariche elettriche, le storie custodite da una parola, da un oggetto, da un libro.
Se ti capita di andare sugli scaffali alti della tua stanza di ragazzino, se vai in cantina, in soffitta, c'è.
C'è qualcosa, come un incrocio. Due fili che srotolano fino a quando quella cosa è entrata nella tua vita.
Un nastro magnetico, per esempio.
L'immagine all'interno della custodia è un lampo che accende un flash back.
Immediatamente ti ricordi quando, dove e da chi l'hai ricevuto.
Ti ricordi quale canzone, quale voce è incisa su quel nastro.
Ti ricordi lo stereo, i cui la inserivi, e cosa sentivi quando la ascoltavi, chi c'era con te.
Ti ricordi cosa dicevi e un po', quello che eri.
Poi quel nastro, quella cosa, finisce su uno scaffale, in una scatola, dietro un pacco di libri.
Fino ad oggi.
Tu togli quei libri, prendi la scatola, togli la carezza che c'è sopra e prendi in mano un nastro. uno a caso.
E quella cosa, ritorna nella tua vita.
Tu sei un altro, sei quello che ha messo la cassetta ella scatola, e che non ha nemmeno un mangiacassette, per ascoltarla. Sono tutti da qualche parte, pieni di polvere.
Però, il filo della storia di quella cosa, anche se per molto tempo è stata solo un nastro dentro una scatola incontra il filo della storia della tua vita. E si forma un nodo.
La tua vita, probabilmente, non è soltanto quella di un uomo in una scatola.
E' la tua vita.
Quante di quelle cose.
Che magari spostiamo, distrattamente.
Oppure si cuciono alla vita di un altro.
Sono i tasselli del disegno che siamo.
Sono quello che pazientemente aspetta di essere polvere.

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